In molti alla cena di venerdì mi hanno chiesto “cos’hai dato a Chiamparino?” ed io scherzosamente rispondevo “affari miei!”. Non è per nulla vero che fossero affari miei, erano invece affari nostri e vengo alla spiegazione.
Nel primo pomeriggio di venerdì Agnese mi ha lanciato un input – Cosa regaliamo questa sera al Chiampa? Dai datti da fare – Mi sono dato da fare e siccome è di recentissima diffusione mediatica la notizia scherzosa espressa da Chiamparino sull’opportunità di sostituire i giardinieri di Torino, dati gli alti costi, con lo sfruttamento gratuito della transumanza, ho pensato di proporgli un po’ di sana rappresentazione bucolica: le pecore, foraggiandosi, potrebbero foraggiare le risorse comunali.
Mi sono messo al lavoro e in quel poco tempo che mi rimaneva ho disegnato pecore e capre, una diversa dall’altra, colorate poi con l’acquarello. Un dono realizzato con un po’ di premura, ma quel che vale è il pensiero.
Il pensiero di tutti noi galliatesi, per com’era scritto sul biglietto d’accompagnamento.
Da oggi le capre e le pecore, una ad una, potranno scandire, sul nostro blog, il cammino dei giorni che seguiranno fino a domenica.
SI PUO’ FARE, e allora facciamolo.
Libero
Condividi su Facebook
0 commenti:
Posta un commento