Lo scorso venerdì 9 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Galliate si è svolto il convegno sulle tematiche del fine vita promosso dal Circolo PD di Galliate e moderato da Luca Fiorani.
Al convegno hanno partecipato il dott. Emilio Coveri ed il dott. Silvio Viale (anche consigliere comunale PD a Torino) in rappresentanza di EXIT-ITALIA, l’associazione che da tempo si batte per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia, ed il prof. Pier Davide Guenzi, professore di teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
L’iniziativa aveva lo scopo di approfondire problematiche quali il testamento biologico e l’eutanasia introducendo un’iniziativa politica volta ad istituire anche presso Il Comune di Galliate un Registro delle Dichiarazioni Anticipate del paziente.
Il dibattito si è svolto in maniera ordinata e rispettosa delle differenti opinioni anche se il dato più saliente è la sostanziale convergenza fra il punto di vista laico (rappresentato da EXIT) e quello religioso (rappresentato dal prof. Guenzi) sull’importanza affinché anche in Italia si arrivi a dare un quadro giuridico al Testamento Biologico (o Dichiarazioni Anticipate del Paziente), l’unico mezzo attraverso il quale una persona può esercitare il proprio diritto di rifiutare una cura nel caso in cui non sia più cosciente (diritto riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione). Infatti tutti gli ospiti hanno ribadito come ormai sia un dato ormai acquisito e largamente condiviso dalla comunità scientifica, quella laica e quella religiosa il fatto che la relazione medico-paziente debba svilupparsi secondo 3 principi: l’appropriatezza, la proporzionalità e la consensualità della cura. Pur con sfumature diverse è stato unanimemente sottolineato come il testamento biologico debba ritenersi una dichiarazione con la quale il paziente informa il medico curante dei propri convincimenti in merito ai trattamenti di fine-vita, ma che tale dichiarazione non può avere un effetto vincolante sulle decisioni del medico. Quest’ultimo infatti sulla base della valutazione della situazione oggettiva, sarà comunque libero di decidere in base alla propria coscienza, pur tenendo ben presente la volontà del paziente.
Ovviamente i punti di vista si sono radicalmente contrapposti quando si è trattato di affrontare il discorso dell’eutanasia, illustrato fra l’altro da un toccante filmato riguardante la somministrazione del trattamento eutanasico . EXIT-ITALIA ha quindi evidenziato come, attraverso il centro EXIT-Svizzera Italiana, sia possibile ai propri iscritti accedere alla “dolce morte” recandosi oltralpe ed utilizzando le procedure in vigore in quel paese.
Al termine delle relazioni degli ospiti, si è tenuto un dibattito che ha visto il coinvolgimento del pubblico presente.
La serata ha registrato una buona partecipazione, fra cui l’intero gruppo consiliare del Partito Democratico PSE, non era invece presente alcun membro dell’Amministrazione Comunale.
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