"Continuare nel controllo della spesa e delle entrate con l’ introduzione di un sistema di monitoraggio avanzato al fine di dare maggior visibilità alle funzioni di spesa ed entrata…”
Cosi scriveva nel suo programma amministrativo la coalizione di centro destra che ha vinto le elezioni a Galliate nella scorsa tornata elettorale e dobbiamo dire che l’altra sera (30 luglio) in Consiglio Comunale, all’approvazione della salvaguardia degli equilibri generali del bilancio 2015/2017, l’amministrazione si è smentita dando il meglio di sè.
Sconcertante il fatto che questo Comune abbia da riscuotere ancora 1.646.191,35 € sulla evasione di IMU, Tari, Tarsu ordinaria, sanzioni amministrative per la violazione al codice della strada, proventi dei servizi pubblici.
Sconcertante il fatto che mentre l’amministrazione proclama giornalmente la lotta ai furbetti non riesce a recuperare almeno il dovuto dai cittadini inadempienti.
Sconcertante è leggere che abbiamo elevato 500 contravvenzioni in più al codice della strada, impegnando risorse per 6 mila euro, e ci sentiamo dire dal Sindaco che abbiamo incassato solo il 50% cioè la metà.
Sconcertante apprendere che alcuni residui verranno cancellati e quindi non più incassati dal Comune e quindi chi ha dato ha dato e chi non ha dato amen.
Sconcertante il fatto che l’amministrazione abbia commissionato un software a dicembre 2014, pagato al 90% per la gestione dei crediti, e che alla data del 30 luglio ancora non funziona e deve essere effettuato il collaudo. …
Ma nel Consiglio Comunale del 30 luglio si è verificata un altro fatto che non solo è sconcertante ma lascia seri dubbi su come questa amministrazione gestisca la cosa pubblica.
Ci riferiamo alla risposta dell’amministrazione alla nostra interrogazione sul pagamento della tassa sull’uso del plateatico (suolo pubblico) da parte della “nuova associazione commercianti” per la realizzazione della manifestazione “Galliate in festa”.
La nostra interrogazione chiedeva quanto avesse pagato l’associazione e quanto avesse speso il Comune in termini di risorse interne per l’organizzazione.
La risposta dell’assessore al marketing Raffaele Ferrari è stata candidamente Sconcertante: nessuno ha pagato il plateatico perchè non c’erano i tempi per far preparare il conto all’associazione.
Ricordiamo ai cittadini che la presentazione della domanda risaliva alla metà di giugno e che la delibera di giunta nr.136 è del 2 luglio, praticamente il giorno stesso della manifestazione.
Ci chiediamo come mai non si è provveduto prima? Come mai la delibera è stata operativa solo il 3 luglio a manifestazione già iniziata? Ma perché i cittadini comuni per occupare un pezzo di suolo pubblico devono esporre il permesso dopo aver pagato e invece in questo caso nessuno ha dovuto pagare, usufruendo della piazza, dei viali e del centro storico?
Tutte domande alle quali l’assessore e l’amministrazione non hanno dato risposta.
Dobbiamo constatare che a Galliate esistono due pesi e due misure per chi promuove iniziative in piazza.
Avevamo già fatto presente con altra interrogazione che permangono trattamenti diversi tra un’ associazione e l’altra, c’è chi paga e chi no, e ancora oggi dobbiamo registrare che questo accade.
Inoltre, constatiamo che la nuova associazione commercianti non rappresenta tutti i commercianti galliatesi, nè risulta essere un’ associazione di volontariato, ma piuttosto un’organizzazione che da quelle serate ha tratto profitto e quindi a maggior ragione doveva pagare l’occupazione del suolo pubblico.
Ci preme informare i cittadini che questa amministrazione, mentre da un lato afferma di fare la lotta ai furbetti, dall’altro li favorisce, e intanto i cittadini responsabili fanno le code per pagare TASI, IMU E TARI fino all’ultimo centesimo.
Noi all’opposizione continueremo a vigilare affinchè la gestione sia più trasparente, non continuino queste differenziazioni tra cittadini che avrebbero piuttosto bisogno di strade senza buche, con le strisce pedonali fatte, i marciapiede a posto, i viali puliti e quant’altro.