Questa riunione di Consiglio Comunale era dedicata
soprattutto al Bilancio di previsione 2015-17 e all’aggiornamento del documento
di programmazione.
In apertura la surroga del consigliere dimissionario
della lista di minoranza del Movimento 5 Stelle.
Di seguito si votava una serie di modifiche al
regolamento comunale, già discusse in Commissione Regolamenti, che riguardavano
IMU, TASI, TARI e Regolamento Generale delle Entrate. La prima (IMU) riguardava
un aggiornamento normativo che comportava una pura
presa d’atto; la seconda (TASI) comportava l’importante variazione della quota
di pagamento che compete agli inquilini (che sale dal 10% al 30%) e l’importo
minimo da versare che sale a 5€; la quarta (Generale) portava a 6€ il limite di
tassazione sotto il quale non si procede ad alcun pagamento; queste tre
modifiche hanno incassato l’unanimità dei voti, mentre la terza modifica (TARI)
ha suscitato un acceso dibattito…
In questo caso (TARI) si trattava di individuare tempi
e modi per la realizzazione degli interventi di manutenzione del verde pubblico
da parte di imprese private che godrebbero di una riduzione della tassa rifiuti
in pari misura.
L’amministrazione riteneva di far partire l’iniziativa
con assegnazioni già dal mese di giugno 2015, non essendo ad oggi ancora
disponibile il modulo di richiesta… fra tanta incertezza si faceva rimarcare la
mancanza di programmazione per questi interventi che avrebbero già dovuto essere
pianificati per l’anno 201, inoltre si lamentava l’assenza di un protocollo
d’intervento e la mancanza di garanzie sull’operato; la proposta non ci ha
visto di principio contrari all’iniziativa di coinvolgimento dei cittadini alla
gestione della cosa pubblica ma la gestione superficiale non ci ha permesso di
esserne favorevoli.
L’approvazione delle nuove aliquote IMU, con la
variazione della voce riferita ai terreni edificabili dal 10.3 al 9.3 per
mille, che porterebbe il gettito da 1.788.000 € del 2014 a 1.720.000 € del
2015, ha raccolto l’astensione unanime della minoranza; mentre l’abbassamento
consistente dell’aliquota TASI (dal 3,3 al 2,3 per mille), grazie ai
trasferimenti dal fondo di solidarietà statali, è stata approvata all’unanimità
sottolineando la giusta direzione della scelta.
Due erano le nostre mozioni presentate: la prima
riguardava la “Destinazione del 5xmille alle attività sociali a sostegno della
famiglia”, per cui si impegnava l’amministrazione a devolvere alla Parrocchia
parte dei proventi, riconoscendo a tale Ente l’impegno e l’autorevolezza
dimostrati. A tale proposta l’assessore Ugazio ha ribattuto ricordando quanto
l’amministrazione fa nell’ambito del “sociale” e sottolineando l’indirizzo
laico dell’iniziativa comunale. Pertanto la mozione è stata respinta a
maggioranza.
La seconda mozione proponeva l’ “Esenzione del
pagamento di spazi pubblici per le associazioni senza fini di lucro”. Si
trattava di concedere l’uso gratuito per manifestazioni giornaliere aperte al
pubblico per le associazioni galliatesi che sono impegnate in attività sociali,
spesso surrogando l’Ente comunale. A tal proposito l’assessore Ugazio ha
ribattuto ricordando i costi di riscaldamento e manutenzione della sala
consiglio e l’azione moralizzatrice rappresentata dai 25 € richiesti, la cui
esenzione riguarderebbe solo la scuola e le associazioni ad essa correlate;
anche questa mozione è stata respinta a maggioranza.
Infine è stato illustrato il bilancio di previsione
che, vincolato dalle oggettive e stringenti norme finanziarie, non ha mostrato
di identificare scelte coraggiose né nella gestione della spesa, né in
investimenti strutturali.
Brilla in modo evidente l’aggravio della situazione
debitoria verso il Comune, con vecchi crediti a favore dell’Amministrazione
comunale ormai di dubbia esigibilità, a causa di un atteggiamento trascurato
che ne ha comportato un forte incremento negli ultimi anni; si ricorrerà per
questo all’installazione di un software di controllo della situazione debitoria
(TALOS) già in uso in molti altri Comuni.
Paradossale è stata l’ipotesi dell’assessore Frugeri
di realizzare un risparmio del 30% sullo spazzamento negli anni futuri, qualora
si ricorresse ad un servizio internalizzato con 6 operai, 2 spazzatrici e 2
automezzi; tutto questo non compariva tuttavia nelle cifre di bilancio e
pertanto è stato chiarito essere pura propaganda di fantasia…
Va dato atto, invece, della positiva conferma delle
spese nel settore sociale ed educativo,
e dell’impegno di spesa dei fondi ministeriali per interventi nelle
scuole (elementari: bagni e serramenti; medie: solai, tinteggiature, luci LED).
Altri impegni sono previsti per l’ampliamento del cimitero, la manutenzione
delle strade, la riapertura del campo sportivo, lo spostamento dell’ASL a
Spazio Gajà, e la costruzione del discusso canile consortile.
In sostanza, la mancanza di interventi strutturali per
l’ampliamento delle aule, la spesa costante del servizio di nettezza urbana, i
costi del canile, la scasa attenzione al recupero crediti e una mancata
politica programmatoria, ci hanno portato a votare contro la sua approvazione.
Con nostra sorpresa il bilancio è passato con soli 9 voti a favore, 6 contrari
ed 1 astenuto (il consigliere Cristina Borrioni).
Vorremo infine segnalare che l’ultima deliberazione all’ordine
del giorno, che prevedeva la rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e
Prestiti, è stata ritirata a seguito di due fatti: l’allungamento dei termini
per l’adesione e la posizione assunta dal nostro gruppo, in sede di incontro
informale prima del Consiglio, che ha evidenziato un madornale errore di
interpretazione da parte della Giunta (o almeno di parte di essa).
In sostanza si tratta di stipulare un nuovo mutuo allungando la scadenza del debito del Comune di Galliate di circa 15 anni. La conseguenza di ciò si tramuta in minori oneri a breve termine per l’Amministrazione ma una ingente somma di interessi passivi aggiuntivi da pagare nei prossimi 30 anni (a carico di tutti i cittadini).
Ma di questo per fortuna ci sarà tempo di riparlarne, di capire meglio ed eventualmente far capire ai cittadini di cosa stiamo parlando.
In sostanza si tratta di stipulare un nuovo mutuo allungando la scadenza del debito del Comune di Galliate di circa 15 anni. La conseguenza di ciò si tramuta in minori oneri a breve termine per l’Amministrazione ma una ingente somma di interessi passivi aggiuntivi da pagare nei prossimi 30 anni (a carico di tutti i cittadini).
Ma di questo per fortuna ci sarà tempo di riparlarne, di capire meglio ed eventualmente far capire ai cittadini di cosa stiamo parlando.