Yes weekend, coming soon...

. sabato 21 giugno 2008
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L'ornitorinco e la finanza



L'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale di Galliate con l'editrice Monti organizzano una serata pubblica sul tema “L’ornitorinco e la finanza. Filosofi ed economisti discutono del nuovo libro: Le crisi finanziarie e il derivatus paradoxus". L'incontro avrà luogo il prossimo 24 giugno, alle ore 21, presso la Sala Ottocentesca del Castello di Galliate, e vedrà la presenza dell’autore del volume, l’economista Alberto Berrini, del filosofo Achille Varzi, del segretario nazionale della FIBA-CISL, Giuseppe Gallo, e dell giornalista de “Il Sole 24 Ore”, Armando Massarenti.

Il volume, pubblicato alla fine dello scorso mese di maggio, descrive i meccanismi che preludono alle crisi finanziarie, spiegando in modo semplice termini come: liquidità, cartolarizzazione, bond, subprime. L’autore, laureatosi in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi di Milano, dove ha svolto attività di ricerca nell’ambito del Dipartimento di Economia Politica, descrive il ruolo dei mercati finanziari ed il loro operare con strumenti sempre più sofisticati e fuori controllo. La tesi sostenuta è che le crisi finanziarie sono ormai la forma principale di instabilità dell’economia mondiale e parte integrante, e non accidentale, del suo modello di sviluppo. A partire dagli anni Ottanta, sostiene l’autore, si è registrato uno squilibrio tra finanza ed economia reale che attende ancora una risposta.

L'opera contiene diversi contributi: quello del filosofo Achille C. Varzi, professore di Filosofia alla Columbia University di New York, che conia per l’occasione il concetto di Derivatus paradoxus; quello di Giuseppe Gallo, segretario generale della FIBA-CISL, che lancia una proposta di riforma dei mercati finanziari; quello di padre Giuseppe Stoppiglia, presidente dell’Associazione Macondo; quello del gesuita Silvano Fausti e del filosofo Massimo Cacciari che discutono sul tema intrigante del rapporto tra denaro e religione.

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Assemblea nazionale: la relazione del segretario







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Festa PD Grignasco


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No ai tagli per la sanità e alla reintroduzione del ticket

. venerdì 20 giugno 2008
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Dichiarazione dei senatori del Pd Daniele Bosone, vice Presidente Commissione Sanità e Franca Maria Grazia Biondelli, segretaria Commissione sanità

“I tagli alla spesa pubblica che il governo si prepara a varare oggi confermano che il taglio dell’Ici tanto propagandato non era altro che uno specchietto per le allodole. In realtà l’esecutivo da una parte promette di dare e dall’altra toglie, basti pensare che il taglio alla spesa degli enti locali annunciato dal Ministero del Tesoro, avrà forti ripercussione sulla sanità e sull’assistenza, settore fondamentale per la salute e la qualità della vita dei cittadini, per il quale si prevede una perdita complessiva - rispetto all'attuale ammontare dei fondi - di 6 miliardi, 1 nel 2009, 2 nel 2010 e 3 nel 2011. Vorremmo sapere se non è questa una prova del grande bluff perpetrato dal governo Berlusconi ai danni del Paese e come farà il governo a far fronte alla crescente domanda di salute del Paese, in particolare della popolazione anziana. Questo governo finirà a dover reintrodurre i ticket sulle prestazioni che il centro-sinistra aveva abolito. Bel Risultato”. Lo dichiarano in una nota i senatori del Pd, Daniele Bosone, vice Presidente Commissione Sanità, e Franca Maria Grazia Biondelli, componente Commissione sanità.

Roma, 18 giugno 2008

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Comunicato stampa On. Elisabetta Rampi

. giovedì 19 giugno 2008
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Il governo Berlusconi per trovare la copertura al taglio dell’ICI ha pensato bene di sacrificare anche i 20 milioni di euro contro la violenza sessuale.


È una scelta che la dice lunga sulla sensibilità di questa maggioranza nei confronti delle donne e dei loro diritti!

La violenza contro le donne è diventata negli ultimi anni una vera e propria emergenza nazionale, ma sembra non essere tra le priorità di questo governo.

Proprio in questi giorni che al Senato è in atto la discussione generale per la conversione in legge del decreto recante urgenti misure in materia di sicurezza, la scelta del governo risulta essere ancor più uno schiaffo alle tante vittime della violenza di genere, a tutte quelle madri, mogli e sorelle senza nome che subiscono violenza tra le mura domestiche di questo Paese.

Se è vero che la sicurezza è in cima alle preoccupazioni di questo governo, allora l’esecutivo deve agire di conseguenza, senza risparmiare sulla pelle delle donne.

Ho sottoscritto, assieme a molte altre deputate del gruppo PD, una mozione (il cui contenuto è pienamente condiviso anche dalla Senatrice Franca Biondelli) con il quale si chiede il ripristino delle risorse destinate al Fondo contro la violenza sulle donne.

Confidiamo in un’azione trasversale di tutte le donne che porti a risultati concreti.

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Non passa lo straniero

Linkiamo un'articolo sull'immigrazione pubblicato su "La Voce", noto giornale on line curato perloppiù da docenti universitari italiani.

Buona lettura!

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Legge bavaglio, insorge anche la stampa Ue

. mercoledì 18 giugno 2008
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«Sotto osservazione» per il «vento illiberale» che spira dalle nostre parti. Il disegno di legge sulle intercettazioni diventa un «caso italiano» in Europa.
La Federazione europea dei giornalisti, riunita a Berlino per l’assemblea annuale, ha votato all’unanimità un documento che condanna duramente il disegno di legge strenuamente difeso da Berlusconi e dal Guardasigilli Alfano, che prevede misure disciplinari e l’arresto da uno a tre anni per i cronisti che pubblichino informazioni riguardanti le inchieste giudiziarie. Il dito viene puntato sulla «scusa della privacy», sventolata dal centrodestra per approvare di un provvedimento che «mette il bavaglio ai giornalisti e impedisce ai cittadini di essere informati su temi d’interesse pubblico compresi nelle inchieste giudiziaria». Un modo di procedere che per l’organizzazione è palesemente «contrario ai principi universali dei diritti dei media e della loro funzione nelle democrazie moderne: i giornalisti, infatti, non devono nascondere le informazioni d’interesse generale, sia originate da fonti libere sia da fonti confidenziali, che essi hanno il dovere di proteggere».
Dopo l’allarme lanciato da giudici, avvocati esperti di diritto dell’informazione e giornalisti di casa nostra a insorgere è dunque la Federazione dei giornalisti europei, che rappresenta oltre 200 mila cronisti di tutti i paesi dell’Unione e che dall’inizio degli anni ‘60 difende il diritto all’informazione. La preoccupazione dei vertici dell’organizzazione è che il provvedimento del governo Berlusconi crei un precedente pericoloso per l’intera Europa: «Il progetto di legge del governo italiano è contrario alle convenzioni internazionali e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo», si legge nel documento approvato all’unanimità ieri a Berlino. «La Federazione europea dei giornalisti mette sotto osservazione la vicenda e condurrà in ogni sede d’interesse europeo un’iniziativa sociale e etica per la libertà e la qualità del lavoro dei giornalisti. Venti illiberali per tentare di condizionare l’informazione soffiano qua e là in Europa e quello italiano è un caso d’osservazione e mobilitazione professionale e civile».
A Berlino, in rappresentanza dell’Italia, c’erano presidente, segretario e direttore della Fnsi Roberto Natale, Franco Siddi e Gianfranco Tartaglia. E alla nostra delegazione la Federazione europea ha assicurato che farà ancora sentire la sua voce in futuro. Nel documento approvato all’unanimità si annuncia infatti il sostegno della Feg al sindacato dei colleghi italiani «nel suo contrasto, nella sua opposizione contro il disegno di legge» e si fa «appello al Parlamento italiano a non approvarlo o a modificarlo profondamente».
La Fnsi incassa e si prepara alla battaglia. Domani si riunisce in seduta straordinaria la giunta del sindacato dei giornalisti. Sarà l’occasione per valutare se percorrere immediatamente la strada dello sciopero, una forma di lotta peraltro già adottata quando venne varato dal governo Prodi il disegno di legge Mastella sullo stesso tema. Non è però escluso che come primo strumento si ricorrerà ad altre iniziative, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
Perché il punto per l’Fnsi è non soltanto denunciare, come pure fa il responsabile Comunicazione del Pd Paolo Gentiloni, che «si è resa la vita più facile ai delinquentii è reso più difficile il lavoro di magistrati e giornalisti », ma far capire che con questo provvedimento si ledono non i diritti specifici di una categoria, ma il diritto di tutti i cittadini a conoscere fatti rilevanti e a formarsi consapevolmente un’opinione. Ecco perché Giuseppe Giulietti lancia a editori e giornalisti la proposta di uscire nei prossimi giorni con una prima pagina simulata, come se la legge sulle intercettazioni fosse stata già approvata, sulla clinica Santa Rita di Milano o su un altro importante fatto di cronaca. Che, nota il portavoce di Articolo 21, «così o sarebbe ignoto o verrebbe semplicemente cancellato».

Simone Collini

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Novità blog

. martedì 17 giugno 2008
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Nella colonna di sinistra da oggi trovare la nuova sezione Rassegna, in cui sono presenti gli ultimi post apparsi sugli altri blog democratici della Provincia di Novara.

Buona lettura!

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PRGC 2008

Martedì 10 giugno, nella seduta pubblica presieduta dal vice Sindaco, Susanna Garzulano, è stato presentato il NUOVO PRGC di Galliate.

Sala Consiliare gremita di pubblico ad ascoltare i tecnici dello Studio Oliva di Milano e G Uno di Novara che hanno prospettato la Galliate del XXI secolo, frutto di un’oggettiva lettura del territorio e delle trasformazioni in atto del tessuto urbano esistente, supporto fondamentale per redigere la nuova pianificazione, in linea con le modifiche apportate dalla Legge urbanistica Regionale.
Il Piano prevede un'espansione ai margini del Paese, in particolare sulle fasce ad Est ed a Nord, con tipologie edilizie di tipo estensivo, ossia con indici di edificabilità bassi. E’ stato introdotto il principio della perequazione urbanistica, ovvero tutte le aree, anche quelle destinate a standard urbanistici, concorrono a determinare le volumetrie sulle aree di nuova edificazione. Un concetto, questo, che rappresenta l'evoluzione a livello normativo di quanto già contenuto nel PRGC 1988 che, introducendo i Piani Esecutivi Convenzionati, equiparava i valori delle aree edificabili con quelle destinate a verde e strade.

L'espansione è delimitata da un “Ring” verde che costituisce la nuova viabilità, per decongestionare le strade interne dal traffico che, in molti casi, hanno sezioni inadeguate. Esso completerà là viabilità già in parte in attuazione (vedi il piano COOP a sud) o di vecchia previsione, la circonvallazione ad ovest che dovrebbe essere realizzata dalla Provincia. Un altro asse viario di notevole importanza per rendere più fruibile il centro e riqualificare le aree dismesse (ex aree, Zucchi, Standardtela, Cotonificio Belletti, Mirsa) è previsto sul sedime dell’attuale tracciato delle Ferrovie Nord, che saranno dismesse.. Suggestiva la proposta di riutilizzare parte delle aree ex Zucchi e Standartela per ricreare il giardino di “pertinenza al Castello” esistente fino a metà del secolo IXX.

Il piano prevede un limitato incremento di aree nella Zona industriale posta a Nord Est del Paese ed una nuova area industriale a Nord-Ovest, individuata peraltro nel Piano Intercomunale che individua l'area industriale di Novara a Nord del Casello autostradale di Novara EST, area che in parte è collocata sul territorio di Galliate. I progettisti hanno comunque messo in evidenza i limiti di questa previsione che non permette il collegamento dell'area con gli svincoli autostradali esistenti, e propongono una soluzione più razionale a sud del casello che utilizzi le infrastrutture esistenti.

Ampio risalto anche alla qualificazione del verde sia urbano che agricolo, lungo i canali e le strade vicinali e particolare attenzione alla valorizzazione dei progetti che applicheranno tecnologie per il risparmio energetico oltre a quanto già previsto dalle normative statali e regionali.

La valutazione complessiva, anche se non approfondita, è quella di un Piano che si pone l' obiettivo di governare lo sviluppo della città in modo graduale, creando delle ricadute urbanistiche di riqualificazione anche sul tessuto urbano esistente, attento alle normative più innovative. Una politica urbanistica che ha caratterizzato lo sviluppo di Galliate negli ultimi venti anni ed ha permesso una crescita demografica senza traumi o seri problemi che si registrano invece in comuni limitrofi.

L'aspetto che lascia più perplessi è la previsione sulla nuova area industriale, sulla quale si deve aprire un confronto con Regione, Provincia, Comune di Novara per addivenire ad una soluzione che penalizzi il meno possibile il nostro territorio e le risorse pubbliche.

Nadia Melli

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Nella commissione semplificazione la Sen. Franca Biondelli

. lunedì 16 giugno 2008
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Franca Biondelli è membro della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione, commissione composta sia da senatori che da deputati, ne fa parte anche Stefano Ceccanti, senatore del PD eletto in Piemonte.

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Dall'On. Elisabetta Rampi

. domenica 15 giugno 2008
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Riceviamo e pubblichiamo dall'On. Elisabetta Rampi, nostra parlamentare eletta.

Alla luce delle quotidiane tragedie sul lavoro, è necessario l'impegno di tutti i soggetti politici e sociali per creare una mobilitazione sul tema della sicurezza. Occorre continuare la linea politica iniziata nella XV legislatura con il Governo Prodi e il Ministro Damiano che ha prodotto finalmente il testo unico sulla sicurezza.

Vi invio il parere negativo espresso in commissione lavoro al decreto del Governo circa i provvedimenti urgenti per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. Il testo del Governo contiene deroghe alla salute e sicurezza del lavoro, nonchè provvedimenti che prescindono da ogni regola in tema di promozioni e stabilizzazioni, in netta contraddizione con quanto annunciato in tema di riforma della Pubblica Amministrazione.

Sperando di far cosa gradita vi mando il bollettino delle Commissioni Parlamentari in cui troverete la mia dichiarazione di voto espressa a nome del gruppo PD. In aula porteremo i nostri emendamenti nella consapevolezza che su temi tanto importanti non vi possano essere deroghe.

Saluti cari

On. Elisabetta Rampi

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