I tanti appuntamenti di questi giorni

. sabato 5 aprile 2008
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Sono stato invitato ad esprimere delle valutazioni su tre recenti avvenimenti che si sono succeduti a distanza di pochi giorni.



Il primo, domenica mattina, con l’installazione del gazebo in piazza castello, dove si sono distribuiti gadgets e palloncini; il secondo, domenica pomeriggio, con l’inaugurazione, in via Canonico Diana, della nuova Sede elettorale del PD, dove si sono riuniti militanti e simpatizzanti per festeggiare l’evento con un brindisi di buon augurio elettorale; il terzo con la cena che si è tenuta al Ticino col sindaco Sergio Chiamparino. La partecipazione che in tutti e tre i casi ha fatto registrare il “tutto esaurito” è la concreta testimonianza di quanto l’entusiasmo sia alto e come la fiducia nelle cose espresse da Veltroni e la nuova linea, scaturita dalla svolta DS – PD, non siano solo vincenti, ma sono anche posizioni grandemente persuasive e coinvolgenti.
C’è sempre differenza fra gli incontri di circostanza e gli appuntamenti spontanei che sprizzano gioia ed entusiasmo: il secondo caso è quello che si è potuto registrare negli incontri di questi giorni e nella sentita partecipazione a tutte le manifestazioni che vengono proposte.
Il recente afflusso di molti giovani, presso le fila del PD, non solo risulta essere incoraggiante per il futuro, ma ci autorizza ad affermare la convinzione secondo cui “abbiamo già vinto”. E se dovesse capitare, pur escludendolo, che non dovessimo vincere le elezioni, possiamo ben dire di aver comunque già vinto un risultato straordinario: quello di aver catalizzato, attorno alle iniziative che si propone il PD, un gran numero di giovani in gamba, seri e con tanta voglia di fare. Non è poco!
Il gazebo in piazza è stato un gesto, un atto per mostrarsi, una presenza di simpatia e partecipazione; l’inaugurazione è stata una forte occasione per dimostrare, a noi e agli altri, che ci siamo e che SI PUO’ FARE; infine la cena con Chiamparino è stata una rassicurante occasione per rafforzare la convinzione che possiamo parlare con tranquillità di recupero avvenuto e, da ora a domenica prossima, non sciupiamo nessuna opportunità per vincere questo confronto elettorale che risulta sempre più indispensabile per voltar pagina.

Libero

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Il democratic day

La giornata è stata davvero entusiasmante, perché tante persone, forse più del previsto, hanno mostrato interesse per la manifestazione e anche perché tutto si è svolto nel segno di una cordiale serenità, direi addirittura di un’allegria che ci si aspetta di trovare a una festa più che a un momento politico.



Ho seguito l’intervento di Pietro Marcenaro nel pomeriggio. E mi è piaciuto molto, a parte i contenuti certamente condivisibili, per il modo cordialmente colloquiale con cui li ha presentati. E’ stato bello vedere un “addetto ai lavori” che si mescola alla gente e parla in modo diretto, rinunciando ai toni da comizio che marcano una distanza dagli ascoltatori.
Mi sembra importante, adesso, non disperdere le indicazioni che si possono trarre dalla giornata di domenica. Bisogna trovare un modo di comunicare con i cittadini, di essere loro vicini, per far capire le scelte politiche del PD ma anche per ascoltare esigenze e problemi. Una giornata come quella di domenica non deve essere un’eccezione elettorale, ma deve diventare una consuetudine. Secondo me, dovrebbero essere previsti, con scadenza regolare, momenti di incontro con la gente di Galliate, proprio nella forma “festaiola” di domenica, in modo da non intimidire chi trova ostico e respingente un invito puramente politico. Inoltre, sempre nell’ottica di tenere aperto un canale di contatto con i cittadini, dovremmo pensare a momenti di presenza in piazza e in strada, da attuare in modo assolutamente tempestivo in caso di eventi importanti, positivi o negativi, per far sentire un commento, per dibattere, per prevenire, se è il caso, interpretazioni distorte e strumentali. A questo fine, potrebbe essere molto importante –anche se, me ne rendo conto, economicamente gravoso – tenere la sede di via Canonico Diana, che dà una visibilità e consente una osmosi con il paese impensabili con la sede storica di piazza San Giuseppe.

Mirella

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Io e il PD, riflessioni di una giovane

. venerdì 4 aprile 2008
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A questo punto della campagna elettorale, a dieci giorni dalle giornate cruciali di metà aprile che ci porteranno ai risultati finali... avrei voglia di raccontare perché ho deciso di impegnarmi nella macchina organizzativa del partito democratico. Dovrei forse scrivere "qualcosa di sinistra"ma giorno dopo giorno
mi assale il dubbio... osservando gli schieramenti politici vedo la destra della bella Santanchè, quello che è il partito delle libertà che io porrei forse più a destra della Santanchè...poi troviamo Casini e Boselli, loro li definirei centro, e fin qui tutto bene, la sinistra arcobaleno è di sinistra per definizione...e noi?
Dove ci collochiamo? Come ci sentiamo?Io ho sempre fatto, negli anni, il mio dovere di "sinistrona" come mi ha definito qualcuno ieri sera, in tutte le sue sfaccettature, passando dai DS all'Ulivo, ma adesso cosa sono?una centrona?E' brutto anche solo a dirlo...
Io sono una "giovane"che crede in alcuni fermi ideali, che guarda caso sembrano combaciare con le idee di questo nostro PD. Non mi devo "tappare il naso" per votare, non l'ho mai fatto e ancor meno quest'anno. Sono frustata perché non riesco a capire come possano gli elettori anche solo pensare di dare il proprio voto a Berlusconi e alla sua banda...e io sono impotente...Quali armi ho per convincerli a cambiare idea?

Mi sembra che temano il confronto, non riesco a parlare con calma con loro, pare di ricevere solo attacchi. Io mi metto in gioco tutti i giorni, ma vado contro un muro di sicurezza che è difficile da buttare giù. Devo solo sperare che la gente veda quello che mi porta a metterci la faccia ogni giorno, quando parlo delle belle cose che dice Walter Veltroni, e che magari pensi: perché lei ci crede così fortemente e io no?io sono convinta che "voler andare da soli" sia importante, fondamentale. Siamo stati impegnati nel proporre le primarie proprio per far capire questo;vogliamo il consenso dal popolo perché sappiamo di poter far bene. "il popolo" del PD ci crede nei cambiamenti, le primarie sono un atto di democrazia e il fatto che ci siano tanti giovani ad urlarlo a gran voce dovrebbe essere un segno supplementare di speranza. A questo punto mi sembra di non aver detto niente "di sinistra" ma almeno mi sono sfogata.
Auguri di buon voto a tutti, ricordatevi che il voto...quella crocetta, è la nostra unica arma per farci sentire, io spero che il 13 e il 14 aprile in tanti dicano la loro e facciano cambiare la testa della politica italiana.
Tatiana

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Democratic Day a Galliate

E’ stato il candidato al Senato, Pietro Marcenaro, l’ospite d’onore per l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del Circolo di Galliate del Partito Democratico, in Via Canonico Diana, 5. L’iniziativa è stata inserita nell’ambito delle manifestazioni del Democratic Day, promosse dal Partito Democratico nella giornata di domenica 30 marzo con gazebo e banchetti nelle piazze di tutta Italia.



Pietro Marcenaro, ma non solo. Oltre al deputato, all’inaugurazione della nuova sede hanno infatti partecipato le candidate Elisabetta Rampi, deputata e sindaco di Borgolavezzaro, e Sara Paladini, della segreteria provinciale del Partito Democratico, Paola Turchelli, coordinatrice provinciale del Partito Democratico, Paolo Cattaneo, consigliere regionale, Arturo Boccara, sindaco di Galliate, numerosi componenti della Giunta e del Consiglio comunale, diversi esponenti della segreteria provinciale del Partito Democratico e numerosi rappresentanti delle forze politiche galliatesi di centro sinistra che da anni amministrano il Comune.

Entusiasmo e voglia di partecipazione hanno caratterizzato il Democratic Day a Galliate, al mattino, in Piazza Vittorio Veneto, e al pomeriggio in Piazza Statuto. Numerosi i simpatizzanti e gli interessati che si sono accostati nel corso della giornata a chiedere informazioni, a dare un contributo alle attività del circolo o, semplicemente, a scambiare due chiacchiere. Nel pomeriggio la giornata ha assunto la connotazione di una vera e propria festa con un lauto rinfresco di stuzzichini e bevande varie. Nel suo breve discorso Marcenaro ha sottolineato come in Italia ci sia bisogno di buona politica. Un’esigenza indifferibile, necessaria per dare una decisa svolta al sistema che ha determinato nel corso degli anni passati una vasta disaffezione da parte di moltissimi cittadini. Marcenaro ha sottolineato come il Partito Democratico abbia impostato una campagna elettorale basata sul dialogo ed il confronto, con contenuti chiari e comprensibili, una campagna propositiva fondata sulle cose da fare e non sulla sterile polemica. Cenni di critica da parte di Marcenaro anche nei confronti della Sinistra Arcobaleno, incapace a suo avviso di assumersi responsabilità di governo.

Marco

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Piero Fassino in provincia di Novara

. giovedì 3 aprile 2008
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È stato l’ultimo segretario dei Democratici di Sinistra, e insieme a Romano Prodi, Walter Veltroni e a Francesco Rutelli è stato l’architetto del progetto politico che ha portato alla costruzione del Partito Democratico.



Piemontese doc, pur nella lunga militanza politica costellata di numerosi incarichi di alto livello, è sempre stato legato alla sua terra. E anche questa volta è candidato in Piemonte.
Piero Fassino non ha mancato di riservare uno spazio nella sua campagna elettorale alla Provincia di Novara. Sarà sul nostro territorio domenica 6 aprile alle 18 al Parco Vinzio, in un altro dei momenti clou della intensissima campagna elettorale del Partito Democratico novarese.
Fassino sarà presentato dalla segretaria provinciale del PD Paola Turchelli. Saranno presenti tutte le candidate novaresi alla Camera e al Senato (On. Rampi, Allegra, Biondelli, Paladini e Petrera), e parteciperà anche l’assessore regionale Giuliana Manica.

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Cena elettorale con Sergio Chiamparino

. martedì 1 aprile 2008
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Venerdì 4 aprile avrà luogo una cena elettorale con la presenza del Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, della Coordinatrice provinciale del Partito Democratico, Paola Turchelli, e di diverse candidate nel nostro collegio alla Camera ed al Senato.


La cena, che avrà luogo a Galliate, presso il Ristorante Villa Pedrini in località Ponte Ticino, alle ore 20,30, sarà preceduta da un aperitivo della casa accompagnato da salatini vari.

Per gli amanti della buona tavola segnaliamo il ricco menù:
Antipasti: prosciutto cotto e crudo, salame, sott’oli e sott’aceti.
Primi: risotto allo champagne, lasagne al forno.
Secondi: cosciotto di vitello, roast-beef all’inglese
Contorni: insalata mista, patate al forno o fritte.
Vino, acqua, caffè, correzione.

Il costo della cena è di € 35,00

Informazioni e prenotazioni presso la sede del Circolo di Via Canonico Diana, n.5, presso Mariangela Panigoni, c/o Samarcanda (tel. 0321 863002) e presso Agnese D'Antonio (cell. 335 7940028).

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Il Ministro del lavoro Damiano il 3 aprile nel novarese

Il ministro del lavoro Cesare Damiano, candidato alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Piemonte 2 sarà per un’intera giornata in provincia di Novara il prossimo giovedì 3 aprile.




Sarà un vero e proprio viaggio all’interno del mondo del lavoro novarese, attraverso situazioni di difficoltà e di crisi, ma anche alla scoperta di realtà che si stanno risollevando o che costituiscono un punto fermo nella geografia dell’economia locale. Il tour del ministro comincerà alle 10 a Grignasco dove incontrerà, nel corso di una assemblea in fabbrica, i lavoratori della Filatura di Grignasco. La situazione della Filatura, azienda storica negli ultimi tempi sta vivendo un momento molto problematico; la situazione è oggi sotto controllo anche grazie all’intervento del Governo che ha attivato tutte le forme di sostegno ai lavoratori previste dalla legge. L’incontro sarà introdotto da Valeria Galli, assessore provinciale alle attività produttive e coordinatrice della consulta degli amministratori locali del PD. Alle 12,30 Damiano sarà a Gozzano, alla Bemberg, un’altra azienda che dopo anni di difficoltà e un lungo periodo di commissariamento, è stata recentemente rilevata da un gruppo industriale campano, che intende rilanciare l’azienda nel ruolo di leader della produzione di fibre sintetiche. Il ministro incontrerà i dirigenti dell’azienda e i lavoratori, accompagnato da Valeria Galli, Elisabetta Rampi, Franca Biondelli e Sara Paladini Nel pomeriggio il ministro del lavoro sarà nel capoluogo. Sono previsti tre momenti di incontro, tutti presso l’Hotel Europa di Corso Cavallotti 38. Alle 15 Damiano incontrerà i rappresentanti del mondo della cooperazione; alle 16 le rappresentanze dei sindacati con i vertici provinciali di CGIL, CISL e UIL (parteciperanno i segretari provinciali Raffaele Arezzi, Giuseppe Azzini e Carlo Colzani). Alle 18, sempre all’Hotel Europa, è in programma un incontro pubblico dal titolo "Due anni di lavoro per il lavoro" che rappresenterà una sorta di bilancio dell’attività del governo di centrosinistra per il mondo del lavoro insieme ad una riflessione sul programma del Pd. L’incontro sarà introdotto dalla coordinatrice provinciale del PD Paola Turchelli.

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Chi sta al centro?

Le campagne elettorali hanno sempre avuto la pessima abitudine d’improntare le competizioni politiche sul terreno del litigio e della denigrazione. Ma non basta, alcuni partiti si prendono persino il lusso di stabilire in quale area politica si sia collocato un partito diverso. Nei confronti del PD, per esempio, è stato decretato essere diventato il vessillo del Centro, perché i paladini della sinistra sono ben altri! Se è così andiamo a scoprire le ragioni per le quali tale affermazione dovrebbe essere presa per buona. Per smussare gli spigoli di una polemica, per nulla desiderata, cercherò di usare un poco di bonaria ironia rivolgendomi a vecchi amici di tante battaglie politiche condotte insieme nel tempo. Noi saremmo diventati di Centro, perché l’interesse di difendere i lavoratori sarebbe solo appannaggio di un raggruppamento di sinistre che si definisce la nuova Sinistra Arcobaleno; altrettanto si può dire dei precari, dei disoccupati, dei sotto occupati, dell’ambiente, della sicurezza nei posti di lavoro e più in generale di tutte quelle attese che pulsano a sinistra. E noi? Che fino a qualche mese fa eravamo seduti allo stesso tavolo cercando di affrontare e risolvere questi stessi problemi, che fine abbiamo fatto? Ci hanno assegnato, in un modo un po’ arbitrario, questo limbo di centro dove potremo sfogare tutti i nostri malevoli istinti di inciucisti e baciapile; tanto a noi che ci frega degli operai, dei precari e così via. Ritengo sia corretto che ciascuno difenda con fermezza le proprie convinzioni; è naturale oltre che doveroso, ma non mi sembra carino scoprire e raccontare che altri, dall’oggi per il domani, sono diventati improvvisamente un’altra cosa. E’ vero invece che un partito di governo deve farsi carico del peso complessivo della società e delle diversità che la compongono: è troppo comodo occuparsi solo d’alcuni aspetti affermando l’orgoglio d’essere di parte. Credo di poter affermare che nel corso della storia le divisioni, le parti, i musi duri e le stucchevoli affermazioni di principio abbiamo sempre e solo fatto il gioco dei potenti. Personalmente sono scarsamente incline al compromesso, anzi posso ben dire d’essere poco conciliante, ma non dimentico mai che la macchina del pensare, del fare e del proporre prevede il contemporaneo funzionamento di una grande quantità d’ingranaggi, diversi fra loro, che muovendosi in sinergia producono risultati stupefacenti. Chi tende al separatismo può nascondere la tendenza a fare del partitismo a discapito di necessità politiche più ampie.
Risparmio ai lettori, soprattutto quelli che condividono le idee di centro-sinistra, le considerazioni che sarei tentato di produrre nei confronti del Centro destra dove lì, davvero, si è assistito ad un vergognoso scivolamento a destra. Ma quest’ultima svendita di Fini non ha bisogno d’essere commentata da noi, perché il cavaliere con la sua impudenza già provvede a raccontare come fare ad omologare la nuova Destra, che lui, però, definisce di centro. E allora cari amici, delle due, una! Di Centro siamo noi o loro? Noi ci sentiamo diversi, perché siamo diversi!
Con questa nuova Sinistra, che ci sta sinceramente a cuore, ci aspettano lunghi mesi di collaborazione per le elezioni comunali dell’anno a venire. Continuiamo, tout malgré, a pensare d’appartenere di diritto al pensiero e all’azione di Centro Sinistra

Libero

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