L'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale di Galliate con l'editrice Monti organizzano una serata pubblica sul tema “L’ornitorinco e la finanza. Filosofi ed economisti discutono del nuovo libro: Le crisi finanziarie e il derivatus paradoxus". L'incontro avrà luogo il prossimo 24 giugno, alle ore 21, presso la Sala Ottocentesca del Castello di Galliate, e vedrà la presenza dell’autore del volume, l’economista Alberto Berrini, del filosofo Achille Varzi, del segretario nazionale della FIBA-CISL, Giuseppe Gallo, e dell giornalista de “Il Sole 24 Ore”, Armando Massarenti.
Il volume, pubblicato alla fine dello scorso mese di maggio, descrive i meccanismi che preludono alle crisi finanziarie, spiegando in modo semplice termini come: liquidità, cartolarizzazione, bond, subprime. L’autore, laureatosi in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi di Milano, dove ha svolto attività di ricerca nell’ambito del Dipartimento di Economia Politica, descrive il ruolo dei mercati finanziari ed il loro operare con strumenti sempre più sofisticati e fuori controllo. La tesi sostenuta è che le crisi finanziarie sono ormai la forma principale di instabilità dell’economia mondiale e parte integrante, e non accidentale, del suo modello di sviluppo. A partire dagli anni Ottanta, sostiene l’autore, si è registrato uno squilibrio tra finanza ed economia reale che attende ancora una risposta.
L'opera contiene diversi contributi: quello del filosofo Achille C. Varzi, professore di Filosofia alla Columbia University di New York, che conia per l’occasione il concetto di Derivatus paradoxus; quello di Giuseppe Gallo, segretario generale della FIBA-CISL, che lancia una proposta di riforma dei mercati finanziari; quello di padre Giuseppe Stoppiglia, presidente dell’Associazione Macondo; quello del gesuita Silvano Fausti e del filosofo Massimo Cacciari che discutono sul tema intrigante del rapporto tra denaro e religione.
Il volume, pubblicato alla fine dello scorso mese di maggio, descrive i meccanismi che preludono alle crisi finanziarie, spiegando in modo semplice termini come: liquidità, cartolarizzazione, bond, subprime. L’autore, laureatosi in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi di Milano, dove ha svolto attività di ricerca nell’ambito del Dipartimento di Economia Politica, descrive il ruolo dei mercati finanziari ed il loro operare con strumenti sempre più sofisticati e fuori controllo. La tesi sostenuta è che le crisi finanziarie sono ormai la forma principale di instabilità dell’economia mondiale e parte integrante, e non accidentale, del suo modello di sviluppo. A partire dagli anni Ottanta, sostiene l’autore, si è registrato uno squilibrio tra finanza ed economia reale che attende ancora una risposta.
L'opera contiene diversi contributi: quello del filosofo Achille C. Varzi, professore di Filosofia alla Columbia University di New York, che conia per l’occasione il concetto di Derivatus paradoxus; quello di Giuseppe Gallo, segretario generale della FIBA-CISL, che lancia una proposta di riforma dei mercati finanziari; quello di padre Giuseppe Stoppiglia, presidente dell’Associazione Macondo; quello del gesuita Silvano Fausti e del filosofo Massimo Cacciari che discutono sul tema intrigante del rapporto tra denaro e religione.
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