Martedì 10 giugno, nella seduta pubblica presieduta dal vice Sindaco, Susanna Garzulano, è stato presentato il NUOVO PRGC di Galliate.
Sala Consiliare gremita di pubblico ad ascoltare i tecnici dello Studio Oliva di Milano e G Uno di Novara che hanno prospettato la Galliate del XXI secolo, frutto di un’oggettiva lettura del territorio e delle trasformazioni in atto del tessuto urbano esistente, supporto fondamentale per redigere la nuova pianificazione, in linea con le modifiche apportate dalla Legge urbanistica Regionale.
Il Piano prevede un'espansione ai margini del Paese, in particolare sulle fasce ad Est ed a Nord, con tipologie edilizie di tipo estensivo, ossia con indici di edificabilità bassi. E’ stato introdotto il principio della perequazione urbanistica, ovvero tutte le aree, anche quelle destinate a standard urbanistici, concorrono a determinare le volumetrie sulle aree di nuova edificazione. Un concetto, questo, che rappresenta l'evoluzione a livello normativo di quanto già contenuto nel PRGC 1988 che, introducendo i Piani Esecutivi Convenzionati, equiparava i valori delle aree edificabili con quelle destinate a verde e strade.
L'espansione è delimitata da un “Ring” verde che costituisce la nuova viabilità, per decongestionare le strade interne dal traffico che, in molti casi, hanno sezioni inadeguate. Esso completerà là viabilità già in parte in attuazione (vedi il piano COOP a sud) o di vecchia previsione, la circonvallazione ad ovest che dovrebbe essere realizzata dalla Provincia. Un altro asse viario di notevole importanza per rendere più fruibile il centro e riqualificare le aree dismesse (ex aree, Zucchi, Standardtela, Cotonificio Belletti, Mirsa) è previsto sul sedime dell’attuale tracciato delle Ferrovie Nord, che saranno dismesse.. Suggestiva la proposta di riutilizzare parte delle aree ex Zucchi e Standartela per ricreare il giardino di “pertinenza al Castello” esistente fino a metà del secolo IXX.
Il piano prevede un limitato incremento di aree nella Zona industriale posta a Nord Est del Paese ed una nuova area industriale a Nord-Ovest, individuata peraltro nel Piano Intercomunale che individua l'area industriale di Novara a Nord del Casello autostradale di Novara EST, area che in parte è collocata sul territorio di Galliate. I progettisti hanno comunque messo in evidenza i limiti di questa previsione che non permette il collegamento dell'area con gli svincoli autostradali esistenti, e propongono una soluzione più razionale a sud del casello che utilizzi le infrastrutture esistenti.
Ampio risalto anche alla qualificazione del verde sia urbano che agricolo, lungo i canali e le strade vicinali e particolare attenzione alla valorizzazione dei progetti che applicheranno tecnologie per il risparmio energetico oltre a quanto già previsto dalle normative statali e regionali.
La valutazione complessiva, anche se non approfondita, è quella di un Piano che si pone l' obiettivo di governare lo sviluppo della città in modo graduale, creando delle ricadute urbanistiche di riqualificazione anche sul tessuto urbano esistente, attento alle normative più innovative. Una politica urbanistica che ha caratterizzato lo sviluppo di Galliate negli ultimi venti anni ed ha permesso una crescita demografica senza traumi o seri problemi che si registrano invece in comuni limitrofi.
L'aspetto che lascia più perplessi è la previsione sulla nuova area industriale, sulla quale si deve aprire un confronto con Regione, Provincia, Comune di Novara per addivenire ad una soluzione che penalizzi il meno possibile il nostro territorio e le risorse pubbliche.
Nadia Melli
Sala Consiliare gremita di pubblico ad ascoltare i tecnici dello Studio Oliva di Milano e G Uno di Novara che hanno prospettato la Galliate del XXI secolo, frutto di un’oggettiva lettura del territorio e delle trasformazioni in atto del tessuto urbano esistente, supporto fondamentale per redigere la nuova pianificazione, in linea con le modifiche apportate dalla Legge urbanistica Regionale.
Il Piano prevede un'espansione ai margini del Paese, in particolare sulle fasce ad Est ed a Nord, con tipologie edilizie di tipo estensivo, ossia con indici di edificabilità bassi. E’ stato introdotto il principio della perequazione urbanistica, ovvero tutte le aree, anche quelle destinate a standard urbanistici, concorrono a determinare le volumetrie sulle aree di nuova edificazione. Un concetto, questo, che rappresenta l'evoluzione a livello normativo di quanto già contenuto nel PRGC 1988 che, introducendo i Piani Esecutivi Convenzionati, equiparava i valori delle aree edificabili con quelle destinate a verde e strade.
L'espansione è delimitata da un “Ring” verde che costituisce la nuova viabilità, per decongestionare le strade interne dal traffico che, in molti casi, hanno sezioni inadeguate. Esso completerà là viabilità già in parte in attuazione (vedi il piano COOP a sud) o di vecchia previsione, la circonvallazione ad ovest che dovrebbe essere realizzata dalla Provincia. Un altro asse viario di notevole importanza per rendere più fruibile il centro e riqualificare le aree dismesse (ex aree, Zucchi, Standardtela, Cotonificio Belletti, Mirsa) è previsto sul sedime dell’attuale tracciato delle Ferrovie Nord, che saranno dismesse.. Suggestiva la proposta di riutilizzare parte delle aree ex Zucchi e Standartela per ricreare il giardino di “pertinenza al Castello” esistente fino a metà del secolo IXX.
Il piano prevede un limitato incremento di aree nella Zona industriale posta a Nord Est del Paese ed una nuova area industriale a Nord-Ovest, individuata peraltro nel Piano Intercomunale che individua l'area industriale di Novara a Nord del Casello autostradale di Novara EST, area che in parte è collocata sul territorio di Galliate. I progettisti hanno comunque messo in evidenza i limiti di questa previsione che non permette il collegamento dell'area con gli svincoli autostradali esistenti, e propongono una soluzione più razionale a sud del casello che utilizzi le infrastrutture esistenti.
Ampio risalto anche alla qualificazione del verde sia urbano che agricolo, lungo i canali e le strade vicinali e particolare attenzione alla valorizzazione dei progetti che applicheranno tecnologie per il risparmio energetico oltre a quanto già previsto dalle normative statali e regionali.
La valutazione complessiva, anche se non approfondita, è quella di un Piano che si pone l' obiettivo di governare lo sviluppo della città in modo graduale, creando delle ricadute urbanistiche di riqualificazione anche sul tessuto urbano esistente, attento alle normative più innovative. Una politica urbanistica che ha caratterizzato lo sviluppo di Galliate negli ultimi venti anni ed ha permesso una crescita demografica senza traumi o seri problemi che si registrano invece in comuni limitrofi.
L'aspetto che lascia più perplessi è la previsione sulla nuova area industriale, sulla quale si deve aprire un confronto con Regione, Provincia, Comune di Novara per addivenire ad una soluzione che penalizzi il meno possibile il nostro territorio e le risorse pubbliche.
Nadia Melli
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