Il democratic day

. sabato 5 aprile 2008

La giornata è stata davvero entusiasmante, perché tante persone, forse più del previsto, hanno mostrato interesse per la manifestazione e anche perché tutto si è svolto nel segno di una cordiale serenità, direi addirittura di un’allegria che ci si aspetta di trovare a una festa più che a un momento politico.



Ho seguito l’intervento di Pietro Marcenaro nel pomeriggio. E mi è piaciuto molto, a parte i contenuti certamente condivisibili, per il modo cordialmente colloquiale con cui li ha presentati. E’ stato bello vedere un “addetto ai lavori” che si mescola alla gente e parla in modo diretto, rinunciando ai toni da comizio che marcano una distanza dagli ascoltatori.
Mi sembra importante, adesso, non disperdere le indicazioni che si possono trarre dalla giornata di domenica. Bisogna trovare un modo di comunicare con i cittadini, di essere loro vicini, per far capire le scelte politiche del PD ma anche per ascoltare esigenze e problemi. Una giornata come quella di domenica non deve essere un’eccezione elettorale, ma deve diventare una consuetudine. Secondo me, dovrebbero essere previsti, con scadenza regolare, momenti di incontro con la gente di Galliate, proprio nella forma “festaiola” di domenica, in modo da non intimidire chi trova ostico e respingente un invito puramente politico. Inoltre, sempre nell’ottica di tenere aperto un canale di contatto con i cittadini, dovremmo pensare a momenti di presenza in piazza e in strada, da attuare in modo assolutamente tempestivo in caso di eventi importanti, positivi o negativi, per far sentire un commento, per dibattere, per prevenire, se è il caso, interpretazioni distorte e strumentali. A questo fine, potrebbe essere molto importante –anche se, me ne rendo conto, economicamente gravoso – tenere la sede di via Canonico Diana, che dà una visibilità e consente una osmosi con il paese impensabili con la sede storica di piazza San Giuseppe.

Mirella


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