Domenica 20 aprile si è svolta presso la sala consigliare del Castello il convegno di presentazione del secondo volume dell’opera "Le radici della democrazia", dal titolo "Tra storia e Memoria", che fa da seguito e completamento al primo volume, "Tra cronaca e storia", edito in collaborazione con il Comune di Galliate un anno fa.
La dinamica della conferenza ha visto succedersi, dopo gli interventi introduttivi dei “padroni di casa”, il sindaco Arturo Boccara e l’Assessore alla Cultura Wilma Montano, quelli degli ospiti relatori presenti e dei due autori, Lorenzo Borelli e Roberto Cardano, nonché quelli degli studenti che hanno collaborato alla ricerca e all’elaborazione del materiale necessario per la stesura del libro.
Sono intervenuti Paola Turchelli, Vicepresidente e Assessore Pol. Educative della Provincia di Novara, Claudio Vercelli, dell’Istituto di studi storici “G.Salvemini” di Torino, i quali hanno sottolineato l’importanza dell’ambito novarese ed ossolano nella storia partigiana del nord ovest italiano, la Senatrice Lidia Brisca Menapace, politica e saggista novarese, testimone diretta degli avvenimenti del tempo, che insieme e Guido de Carli, Presidente Raggruppamento “Alfredo di Dio”, ha reso le tematiche molto più vive e vicine ai nostri giorni.
Proprio de Carli ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria e di alimentare l’interesse dei giovani nel ricordo di come la democrazia si sia realizzata nel nostro paese, e cioè con il sacrificio di giovani che hanno rinunciato alla loro spensieratezza ed ai loro sogni per ridare a tutti la libertà.
Il suo ringraziamento e la sua soddisfazione per la realizzazione dell’opera è andato ovviamente ai due autori ma in principal modo ai sei ragazzi che hanno contribuito: Elena Airoldi, Giulia Borelli, Andrea Cantone, Valeria Mantellino, Giulia Mentasti, Vanessa Mucchietto, cinque dei quali di Galliate e una di Novara.
Dopo gli interventi dei due autori, il primo, di Cardano, centrato più sull’aspetto organizzativo e descrittivo dell’opera, il secondo, di Borelli, più su quello umano e sui ringraziamenti, gli studenti hanno continuato leggendo alcune lettere dei partigiani galliatesi per loro più toccanti e significative, sottolineando quali aspetti li avevano maggiormente colpiti nel rivivere, a più di sessant’anni di distanza, le emozioni di quei loro coetanei.
Il convegno si è concluso con gli interventi di due ex partigiani, Dante Mena e Sergio Cerri, con i loro racconti ed aneddoti, sicuramente toccanti e se si vuole simpatici, vissuti in prima persona in quell’epoca di dittatura militare e morale.
Da sottolineare la grande partecipazione di pubblico all’evento, un pubblico di tutte le età, a dimostrazione e nella speranza che la difesa della democrazia e degli ideali di libertà che hanno portato alla caduta del fascismo potranno sempre essere un forte filo conduttore tra le diverse generazioni.
E’ doveroso in conclusione fare i migliori auguri agli autori per la stesura di un terzo volume, che vada ad essere il giusto compimento all’intera opera, ed all’Amministrazione Comunale galliatese, che sappia sempre valutare come meritano tematiche di questo genere.
Francesco
La dinamica della conferenza ha visto succedersi, dopo gli interventi introduttivi dei “padroni di casa”, il sindaco Arturo Boccara e l’Assessore alla Cultura Wilma Montano, quelli degli ospiti relatori presenti e dei due autori, Lorenzo Borelli e Roberto Cardano, nonché quelli degli studenti che hanno collaborato alla ricerca e all’elaborazione del materiale necessario per la stesura del libro.
Sono intervenuti Paola Turchelli, Vicepresidente e Assessore Pol. Educative della Provincia di Novara, Claudio Vercelli, dell’Istituto di studi storici “G.Salvemini” di Torino, i quali hanno sottolineato l’importanza dell’ambito novarese ed ossolano nella storia partigiana del nord ovest italiano, la Senatrice Lidia Brisca Menapace, politica e saggista novarese, testimone diretta degli avvenimenti del tempo, che insieme e Guido de Carli, Presidente Raggruppamento “Alfredo di Dio”, ha reso le tematiche molto più vive e vicine ai nostri giorni.
Proprio de Carli ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria e di alimentare l’interesse dei giovani nel ricordo di come la democrazia si sia realizzata nel nostro paese, e cioè con il sacrificio di giovani che hanno rinunciato alla loro spensieratezza ed ai loro sogni per ridare a tutti la libertà.
Il suo ringraziamento e la sua soddisfazione per la realizzazione dell’opera è andato ovviamente ai due autori ma in principal modo ai sei ragazzi che hanno contribuito: Elena Airoldi, Giulia Borelli, Andrea Cantone, Valeria Mantellino, Giulia Mentasti, Vanessa Mucchietto, cinque dei quali di Galliate e una di Novara.
Dopo gli interventi dei due autori, il primo, di Cardano, centrato più sull’aspetto organizzativo e descrittivo dell’opera, il secondo, di Borelli, più su quello umano e sui ringraziamenti, gli studenti hanno continuato leggendo alcune lettere dei partigiani galliatesi per loro più toccanti e significative, sottolineando quali aspetti li avevano maggiormente colpiti nel rivivere, a più di sessant’anni di distanza, le emozioni di quei loro coetanei.
Il convegno si è concluso con gli interventi di due ex partigiani, Dante Mena e Sergio Cerri, con i loro racconti ed aneddoti, sicuramente toccanti e se si vuole simpatici, vissuti in prima persona in quell’epoca di dittatura militare e morale.
Da sottolineare la grande partecipazione di pubblico all’evento, un pubblico di tutte le età, a dimostrazione e nella speranza che la difesa della democrazia e degli ideali di libertà che hanno portato alla caduta del fascismo potranno sempre essere un forte filo conduttore tra le diverse generazioni.
E’ doveroso in conclusione fare i migliori auguri agli autori per la stesura di un terzo volume, che vada ad essere il giusto compimento all’intera opera, ed all’Amministrazione Comunale galliatese, che sappia sempre valutare come meritano tematiche di questo genere.
Francesco
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