Interrogazione Sen. Biondelli al Ministro della Salute sul futuro del presidio ospedaliero di Galliate

. mercoledì 20 luglio 2011

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Sen. FRANCA BIONDELLI - al Sig. Ministro della Salute


PREMESSO


il Piano Sanitario Nazionale è stato oggetto di confronto, in parte condiviso nei principi, in parte invece di osservazioni e critiche sicuramente costruttive.
Detto Piano si va poi a scontrare con alcune realtà regionali dove la riorganizzazione del Piano Sanitario ipotizza anche la chiusura o lo smantellamento di alcuni reparti ospedalieri, per dare maggiore efficienza al sistema Sanità in Italia, peraltro nell’ipotetico obiettivo di contenere i costi o per meglio dire per ottimizzare le risorse.
Tutto questo senza tener conto dei gravi disagi che si possono arrecare ai cittadini ammalati

RITENUTO

che recentemente, nella Regione Piemonte, è stata diffusa dagli organi di stampa e dai media la notizia che l’Ospedale San Rocco di Galliate, come altri presidi ospedalieri del novarese e del VCO, dovranno essere ridimensionati senza una vera ottica di riconversione.
Gli utenti del presidio ospedaliero di Galliate hanno manifestato preoccupazione come pure tutti gli amministratori dei comuni dell'Ovest Ticino, che stanno richiedendo chiarezza e trasparenza per il futuro dell’Ospedale, la cui offerta di servizi di qualità, di alto livello di operatività ed integrazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara è da tutti riconosciuta;

queste soluzioni proposte dalla Giunta Regionale sono sintomo di una politica di distruzione del servizio pubblico e di non interesse dei bisogni dei cittadini e della loro salute;

la riorganizzazione degli Ospedali della Regione Piemonte, che causa grande preoccupazione nei cittadini del territorio piemontese e degli operatori della sanità, è già stata oggetto di una interrogazione parlamentare, nei mesi scorsi, ove ho già manifestato il mio dissenso per il caotico metodo con cui la Giunta Cota sta affrontando il delicato tema delle sanità in Piemonte, dove a tuttora non è stato ancora nominato un Assessore alla Sanità;
ogni azione della Pubblica Amministrazione, e nella fattispecie la Regione Piemonte deve adottare provvedimenti di questa portata dopo un’attenta analisi dei costi – benefici che ne derivano e che quindi vanno al di là della mera proiezione finanziaria, ma deve anche tener conto dell’impatto con la cittadinanza in termini di salute e di aspetti sociali, secondo i principi di una sana politica rivolta ai cittadini;
a fronte di tali principi occorre definire alcuni parametri che impediscano scelte del tutto inopportune ed inutili se non dannose.

Ciò premesso, si chiede al Sig. Ministro

se intenda intervenire per fare chiarezza sulla situazione della Regione Piemonte, per impedire che vengano adottati provvedimenti di grande rilevanza quali il ridimensionamento di presidi ospedalieri del territorio Novarese e del Verbano Cusio Ossola per una attenta analisi dei costi/benefici che ne derivano, nella consapevolezza del rispetto dell' autonomie regionali, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini ammalati.


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