Credo che le dichiarazioni rilasciate dal Vicesindaco e Assessore all’urbanistica Eros Verdura, pubblicate sul Corriere il 29 Ottobre u.s., in riferimento alla denominazione delle vie del piano esecutivo su cui sta sorgendo il nuovo centro commerciale, meritino una serena ma precisa risposta. Innanzitutto la denominazione delle vie è competenza della Giunta Comunale, che, operate autonomamente le scelte, deve però inviare la proposta al Prefetto; solo in seguito all’approvazione prefettizia le denominazioni sono valide. Questa procedura è stata regolarmente applicata nell’ultimo decennio per tutte le nuove vie,che sono state numerose, della nostra città; ed il 5 giugno è stato necessario deliberare la denominazione delle vie del piano esecutivo già citato per dare un indirizzo ed un numero civico alle due villette in costruzione nella zona del piano, in sostituzione di quelle da abbattere per completare la strada di collegamento tra via Novara e via Roma, che dovevano essere consegnate entro il mese di Luglio. L’Assessore Verdura afferma che, in questo caso, la Giunta Boccara ha voluto dare un chiaro segno di appartenenza politica; niente di più falso. I nomi assegnati volevano ricordare una persona ed una cooperariva galliatesi e due momenti storici di fondamentale importanza per la rinascita della nostra nazione. Angelo Iorio oltre che sindacalista della C.I.S.L. è stato importante sostenitore della cultura galliatese in qualità di componente del Gruppo Dialettale; la Società Cooperativa C.P.L. , di cui ricorre il centenario della fondazione, ha dato origine a quella che ora è una delle più importanti società Cooperative d’Italia; sull’importanza dei nomi Viale della Liberazione e di via della Resistenza non credo sia necessario fornire grandi precisazioni, ma ricordare che quegli avvenimenti non furono merito di una sola parte ma delle migliaia e migliaia di italiani e stranieri che vi contribuirono. Quello che preoccupa maggiormente nell’eliminazione delle denominazioni e nelle dichiarazioni del Vicesindaco è che è stata la Giunta Ferrari a voler dare un chiaro segno di appartenenza politica; se non ricordo male, gli unici che hanno sempre negato il valore della lotta Partigiana e non hanno mai festeggiato il 25 Aprile sono stati i fascisti.
Arturo Boccara
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