“Desidero esprimere piena solidarietà al Direttore della Caritas di Novara, don Dino Campiotti, che in questi giorni ha subito attacchi vergognosi da parte del Sindaco di Novara avv. Massimo Giordano, dagli onorevoli Roberto Cota, capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati e da Gaetano Nastri, segretario prov.le di Forza Italia.
La grave colpa di cui “si è macchiato” don Dino, è solo quella di aver messo in pratica il precetto evangelico: dare da mangiare ai poveri, dissetarli e vestirli. Senza guardare la loro provenienza, la loro razza, il loro credo.
Come cittadino e come amministratore ringrazio le realtà come la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, i Frati di San Nazzaro, le San Vincenzo, le Parrocchie, i Centri d’Ascolto e tutte le altre numerose associazioni di volontariato, cattoliche e laiche, che operano quotidianamente con tanto impegno sul territorio, a favore dei più bisognosi supplendo a volte alle mancanze degli enti pubblici.
La soluzione del fenomeno della ‘clandestinità’ non spetta alla Caritas ma al Governo attraverso norme che dovrebbero essere dettate dal buon senso distinguendo fra immigrati onesti e i delinquenti.
Anziché pensare di risolvere il problema della sicurezza ricorrendo alle ‘ronde’, ieri ‘padane’ ed oggi ‘nazional-popolari’, sarebbe meglio che il Governo tornasse a investire sulle forze dell’ordine, rafforzandone il ruolo e l’operatività sul territorio e mettendole nelle condizioni con risorse adeguate, di perseguire in modo efficace sia la delinquenza italiana che quella straniera”.
Paolo Cattaneo, Consigliere Regionale Piemonte PD
La grave colpa di cui “si è macchiato” don Dino, è solo quella di aver messo in pratica il precetto evangelico: dare da mangiare ai poveri, dissetarli e vestirli. Senza guardare la loro provenienza, la loro razza, il loro credo.
Come cittadino e come amministratore ringrazio le realtà come la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, i Frati di San Nazzaro, le San Vincenzo, le Parrocchie, i Centri d’Ascolto e tutte le altre numerose associazioni di volontariato, cattoliche e laiche, che operano quotidianamente con tanto impegno sul territorio, a favore dei più bisognosi supplendo a volte alle mancanze degli enti pubblici.
La soluzione del fenomeno della ‘clandestinità’ non spetta alla Caritas ma al Governo attraverso norme che dovrebbero essere dettate dal buon senso distinguendo fra immigrati onesti e i delinquenti.
Anziché pensare di risolvere il problema della sicurezza ricorrendo alle ‘ronde’, ieri ‘padane’ ed oggi ‘nazional-popolari’, sarebbe meglio che il Governo tornasse a investire sulle forze dell’ordine, rafforzandone il ruolo e l’operatività sul territorio e mettendole nelle condizioni con risorse adeguate, di perseguire in modo efficace sia la delinquenza italiana che quella straniera”.
Paolo Cattaneo, Consigliere Regionale Piemonte PD
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